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Marca: MOTOMARINE
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VR-One VALVOLA LAMELLARE
Il VR-One è per i puristi della potenza, per chi vuole spingere la propria Vespa al limite, ma non solo. Presenta le stesse caratteristiche di montaggio nella scocca del V-One e le stesse possibilità di alloggiamento cilindro grazie alla fluidodinamica rivista della camera di manovella, alla foratura dei prigionieri e agli stessi accessori forniti con il V-One (eccezion fatta per il perno del miscelatore).
Questo carter è stato progettato per sopportate potenze superiori e per questo viene fornito con cuscinetti di banco a sfere lato volano Ø25xØ52x15 e lato trasmissione Ø25xØ62x12, che eliminano i cuscinetti a rullini e permettono una maggiore capacità di sopportazione di carichi radiali e una resistenza ulteriore ai carichi assiali, non contemplata con i cuscinetti originali a rulli. Sono inoltre forniti paraoli dedicati.
La maggiore resistenza alle sollecitazioni dovute al manovellismo rende il carter perfetto per essere montato con i nostri cilindri MHR monofascia, art. 3117163 (corsa 57), ma soprattutto con il kit 3117361 (corsa 60). L’abbinamento naturale per questa configurazione è con l’albero motore Malossi a spalle piene corsa 60, fornito con il giusto bilanciamento e perfetto per l’alimentazione a valvola lamellare prevista per il nuovo VR-One.
Alimentazione a valvola lamellare
Qui risiede la maggiore novità e l’orientamento sportivo del carter, alimentato ora con un impianto FORNITO INTEGRALMENTE con il complessivo a valvola lamellare che, grazie anche alle nuove lamelle in fibra di carbonio di elevatissima qualità, garantisce un incremento di potenza su tutti i regimi di funzionamento e permette contestualmente il raggiungimento dei più elevati regimi.
Il complessivo è costituito da una sede valvola realizzata in pressofusione, accoppiata al piano carter con una tenuta garantita da un’apposita guarnizione, e da una valvola lamellare completamente nuova dotata di diffusore a profilo multiplo, appositamente studiato con programmi di simulazione fluidodinamica e dotato di una particolare conformazione delle pareti laterali in grado sia di eliminare parte delle turbolenze, che normalmente si creano quando la miscela aria benzina attraversa i diffusori, sia contemporaneamente di indirizzare la carica nella corretta direzione, una volta aperte le lamelle.
Il collettore di alimentazione, progettato secondo la tecnica degli X360 utilizzati nelle nostre competizioni, è formato da una flangia realizzata in pressofusione collegata ad un bocchettone in Viton mediante il serraggio di un labbro profilato, che garantisce una perfetta tenuta ermetica, e permette al contempo di rivolgere il bocchettone nel verso desiderato dall’utente così da orientare perfettamente l’impianto in funzione della conformazione del veicolo.
Il manicotto ha un diametro di imbocco di 30mm. L’abbinamento ideale è il carburatore Dell’Orto PHBH 30 (non fornito).
Malossi ha deciso di dare un taglio al passato per realizzare un componente iconico per un veicolo altrettanto iconico come la Vespa PX 80/125/150! Mettendo a frutto tutta la tecnologia e le conoscenze acquisite lungo le strade e i tracciati di tutto il mondo, Malossi ha messo a punto i nuovi carter V-One e VR-One. Il progetto, lo studio, la ricerca e la produzione di questi carter sono il modo con cui Malossi intende rendere omaggio agli appassionati di questi veicoli. I due modelli danno la possibilità a preparatori, restauratori e, più in generale, a tutti i possessori di una Vespa PX 80/125/150 di sbizzarrirsi e scegliere il percorso di modifica più adatto alle proprie esigenze:
Realizzati interamente in ITALIA
L’avanzamento tecnico e tecnologico della Malossi è il maggiore punto di forza dei nostri prodotti, il motivo per cui siamo convinti di aver realizzato uno dei migliori carter che siano mai stati prodotti.
Punti di forza
In ogni millimetro quadrato del carter è percepibile una spinta innovativa che salta agli occhi anche del più inesperto dei preparatori. La fusione in conchiglia per gravità, che differenzia questi carter dai modelli originali ottenuti, invece, con un processo di pressofusione, unita all’utilizzo di moderne anime in shell moulding, permette di ottenere forme interne migliori e realizzate con la massima precisione.
La fusione per gravità ci ha permesso di aumentare strategicamente le sezioni nelle zone maggiormente sollecitate e di sottoporre i carter a un trattamento di bonifica dopo la colata, ottenendo così un’altissima resistenza meccanica. Questi prodotti sono realizzati con una lega leggera di alluminio Al Si 7 Mg (EN AB ed AC 42000) di altissima qualità contenente nelle giuste quantità: Silicio, per aumentare la resistenza meccanica, Manganese, per una migliore resilienza e resistenza alla corrosione, Rame e Magnesio, per migliorare le doti di lavorabilità.
La lavorazione dei carter è eseguita interamente nella nostra officina con processo CAD/CAM ed effettuata all’interno di centri di lavoro CNC ad elevata precisione. Tutte le superfici di appoggio e chiusura sono state lavorate con utensili al diamante in grado di garantire valori di rugosità superficiale ridottissimi e accoppiamenti praticamente perfetti.
Vantaggi
Entrambi i carter sono accomunati da una serie di caratteristiche di base quali, ad esempio, il braccio anteriore rinforzato con nervature di scarico delle tensioni e sezioni con profilo calcolato per permettere il giusto flusso e incanalamento delle sollecitazioni e garantire una migliore resistenza.
In entrambi i modelli sono presenti i perni per le ganasce dei freni, che vengono installati direttamente in azienda con presse in grado di applicare le forze necessarie a realizzare gli accoppiamenti richiesti dai nostri progettisti.
Oltre ai ceppi freno, i carter vengono forniti con i prigionieri M7 necessari al montaggio del selettore del cambio.
Nessuna versione esclude, infine, l’avviamento elettrico originale, il cui azionatore è montabile nell’apposito piano ricavato nella voluta.
Il montaggio del carter sul veicolo non richiede l’acquisto di alcun componente aggiuntivo, infatti entrambe le versioni sono provviste sia di Silent Block anteriori nel braccio di collegamento alla scocca, che di antivibrante posteriore di collegamento all’ammortizzatore.
La fluidodinamica è stata finalmente implementata! L’avere dotato i nostri modelli di serie di sacche per i travasi adeguatamente profilate e dimensionate per accoppiarsi perfettamente ai nostri cilindri Ø 63, senza però escludere la possibilità di montare altri gruppi termici e anzi offrendo un aumento delle prestazioni anche con questi ultimi, esonera i preparatori dall’obbligo di lavorare i carter per montare cilindri più prestazionali. I prigionieri M7 per il montaggio dei cilindri sono compresi anch’essi nella confezione!
Grazie agli interventi elencati, il raggiungimento di maggiori potenze non è più un problema. Persino il consueto inconveniente del trafilamento di olio dal carter è stato risolto grazie a:
Non ci siamo voluti fermare qua! Dopo aver montato e smontato per anni carter originali, lavorandoli e provando mille e mille soluzioni per proporre componenti in costante aggiornamento, ci siamo scontrati direttamente con inefficienze e scomodità che abbiamo analizzato per proporre le nostre soluzioni: è il caso del sistema di serraggio dei carter, che nei componenti originali è realizzato con il classico sistema vite-dado, notoriamente scomodo e poco agevole per l’utente.
Un veicolo così prezioso merita la migliore manutenzione possibile e questo comporta la necessità di montare e smontare i vari componenti per sostituirli o anche solo per verificarne il corretto funzionamento, revisionandoli quando necessario. Chiunque abbia messo mano ai carter originali senza scollegare il blocco dal veicolo, si è certamente scontrato con la difficoltà di manipolazione dei componenti costituenti il blocco per la posizione scomoda e poco raggiungibile dei dadi, che, una volta svitati, rischiano di cadere a terra e di perdersi chissà dove. La nostra soluzione è tanto semplice quanto ricercata: eliminare i dadi!
Realizzando le filettature nel carter sx (o carter trasmissione) e le sedi nel lato dx (o carter accensione) abbiamo eliminato la necessità di avere dei dadi per il serraggio dei due componenti. Per evitare che la vite subisca degli urti accidentali o delle lesioni durante il funzionamento, con il rischio di rovinare la filettatura, ove possibile abbiamo realizzato nel lato dx delle sedi tali da permettere il completo incasso delle viti, ponendole in tal modo al riparo da qualsiasi pericolo.
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